top of page

Le nostre sorelle in Madagascar

Au fil des jours.... en cet été 2023

Jeunes qui rejoignent la France

Journée en mémoire de nos sœurs malgaches décédées : Sr Marie-Thérèse, Sr Claudette Sr Noro, Sr Volola et Sr Claire Odette

Vœux perpétuels août 2022

SNDS 18
SNDS 17
SNDS 16
SNDS 9
SNDS 7
SNDS 8

In Madagascar la missione principale è l'istruzione ma anche la salute. I contesti contemporanei, troppo spesso segnati dalla violenza, dall'esclusione, dalla rottura dei legami, dalla difficile convivenza, sono particolarmente attraenti per l'attuazione del nostro carisma.

Qualunque sia la forma propria della missione e degli impegni, qualunque sia il Paese e il luogo, diamo priorità ai poveri e agli oppressi, a coloro che sono respinti, esclusi, isolati. Qualunque sia la nostra età o il nostro stato di salute, siamo tutti parte di questa missione congregazionale.

premiers voeux 2022 à Madagascar.jpg

Celebrazione dei primi voti delle nostre suore l'8 settembre 2022 presso la comunità del noviziato di Antsirabe

"Santé et Développement international", (Janvier 2023)

 

Des nouvelles de la plantation d'arbres fruitiers à Bemahatazana dans le Moyen-Ouest de Madagascar, supervisée par les Sœurs de la Salette.

Les arbres fruitiers ont été répartis entre le lycée St Paul, les écoles publiques, l'école protestante et les familles.

Beatificazione di Ramose Lucien Botovasoa,

di Mons. Ramaroson (Allo Zenit il 30.04.2018)

“La santità è il volto più bello della Chiesa”

30 aprile 2018 19:37 Redazione Papa Francesco, Santi, Beati

Vohipeno è un capoluogo della regione sud-orientale del Madagascar e si trova nella diocesi di Farafangana, a 42 km da Manakara, la città più vicina. In questo comune di oltre 10.000 abitanti si è verificato un evento eccezionale. Vohipeno ha visto in  tre giorni quadruplicare la sua popolazione! Come mai? Nessuna parola può descrivere questo evento - che ha visto convergere questo afflusso da tutta l'isola e persino dal mondo, fatto di cattolici, acattolici, religiosi, laici, credenti, non credenti, politici di tutte le convinzioni, giornalisti desiderosi per sensazionalismo, semplici curiosi… – vissuta questa domenica 15 aprile 2018. Più di 80.000 persone si sono riunite a Vohipeno per non perdere un evento che segnerà la storia di questo capoluogo del paese Antemoro già ben conosciuto da storici e antropologi abituati a avvenimenti storici…Ma nella regione non è mai avvenuta una beatificazione!           _cc781905-5cde-3194 -bb3b-136bad5cf58d_           _cc781905 -5cde-3194-bb3b-136bad5cf58d_  

 

La piccola collina di Tanjomoha è all'ingresso di Vohipeno. Padre Deguise, un lazzarista divenuto monaco, primo Postulatore della causa di Lucien Botovasoa ai tempi del primo Vescovo della diocesi di Farafangana Mons. Chilouet, Lazzarista (1964) elesse Tanjomoha a vivere da eremita... Coincidenza o grazia, è questa collina che è stata scelta dagli organizzatori 50 anni dopo per celebrare la beatificazione di Lucien Botovasoa!           _cc781905-5cde-3194 -bb3b-136bad5cf58d_           _cc781905 -5cde-3194-bb3b-136bad5cf58d_         _cc781905-5cde-3194- bb3b-136bad5cf58d_           _cc781905- 5cde-3194-bb3b-136bad5cf58d_     _cc781905-5cde-3194-bb3b- 136bad5cf58d_           _cc781905-5cde- 3194-bb3b-136bad5cf58d_                     _cc781905-5cde-3194 -bb3b-136bad5cf58d_          _cc781905- 5cde-3194-bb3b-136bad5cf58d_   

La collina di Tanjomoha è diventata per gli 80.000 pellegrini un vero e proprio “Monte Tabor” (Monte della Trasfigurazione, Mc 9). Come mai ? Per alcune ore, tempo della celebrazione della beatificazione di Lucien Botovasoa, i pellegrini hanno vissuto quello che hanno vissuto i tre discepoli sul monte Tabor durante la trasfigurazione di Nostro Signore. Come Pietro, tutti hanno vissuto un momento molto intenso e nessuno ha voluto lasciarlo... È stata anche una vera Pentecoste... I cuori si sono ardeti ascoltando la bellissima omelia del Cardinale Piat, Legato del Papa, partecipando ai bellissimi canti e seguendo gesti liturgici ben ritmati insieme… Come i discepoli di Emmaus che hanno incontrato il Risorto e tornano a Gerusalemme per annunciare la gioia della Pasqua, queste folle, felici di essere state toccate dalla grazia, dopo aver visto le meraviglie di Dio ora augurano insieme a tutti , al seguito del nuovo Beato Lucien Botovasoa, siate ora artigiani di pace, riconciliatori e perché no chiamati ad essere testimoni di giustizia, di verità... in questo momento in cui il Paese ne ha tanto bisogno.           _cc781905-5cde-3194 -bb3b-136bad5cf58d_           _cc781905 -5cde-3194-bb3b-136bad5cf58d_         _cc781905-5cde-3194- bb3b-136bad5cf58d_           _cc781905- 5cde-3194-bb3b-136bad5cf58d_     _cc781905-5cde-3194-bb3b- 136bad5cf58d_           _cc781905-5cde- 3194-bb3b-136bad5cf58d_                     _cc781905-5cde-3194 -bb3b-136bad5cf58d_           _cc781905 -5cde-3194-bb3b-136bad5cf58d_     _cc781905-5 cde-3194-bb3b-136bad5cf58d_         _cc781905-5cde-3194-bb3b -136bad5cf58d_ 
Nel fare questa rilettura della vita di Bx Lucien Botovasoa mi vengono in mente le parole del Papa nella sua esortazione pubblicata proprio nella settimana della beatificazione (9 aprile) "Gaudete et exsultate" perché sembrano "scritte" per il nostro nuovo Beato quindi appello anche a noi. Ha voluto essere santo, martire fin dal giorno della sua conversione per rispondere alla sua vocazione: «“Rallegratevi ed esultate” (Mt 5,12), dice Gesù a quanti sono perseguitati o umiliati a causa sua. Il Signore chiede tutto; e ciò che offre è la vera vita, la felicità per la quale siamo stati creati. Ci vuole santi e non pretende che ci accontentiamo di un'esistenza mediocre, annacquata, inconsistente. Infatti, fin dalle prime pagine della Bibbia, c'è, in varie forme, la chiamata alla santità. Ecco come il Signore lo propose ad Abramo: «Cammina alla mia presenza e sii perfetto» (Gn 17,1)… (Più avanti, il Papa sottolinea che tutti sono chiamati alla santità)… Per essere santi non è necessario essere vescovo, prete, monaca o monaco. Molte volte siamo tentati di pensare che la santità sia riservata solo a coloro che hanno la possibilità di prendere una certa distanza dalle occupazioni ordinarie per dedicare molto tempo alla preghiera. Non è così. Tutti siamo chiamati ad essere santi vivendo nell'amore e dando testimonianza personale nella nostra vita quotidiana, ovunque ci troviamo. … (Proprio Lucien Botovasoa è un battezzato che aspira sempre ad essere un “santo-martire”) … Per un cristiano non è possibile pensare alla propria missione sulla terra senza concepirla come un cammino di santità, perché “ecco qual è la volontà di Dio: è la vostra santificazione» (1 Ts 4,3). Ogni santo è una missione; è un progetto del Padre per riflettere e incarnare, in un determinato momento della storia, un aspetto del Vangelo... È nella vita quotidiana, ordinaria, che Luciano ha testimoniato la sua fede... Non aver paura di puntare in alto, di lasciarti essere amato e liberato da Dio. Non abbiate paura di lasciarvi guidare dallo Spirito Santo. La santità non ti rende meno umano, perché è l'incontro della tua debolezza con la forza della grazia. In fondo, come diceva Léon Bloy, nella vita “c'è solo una tristezza, è non essere santi”.      

         

Infine, il cammino intrapreso da Lucien Botovasoa è quello che il Papa ci raccomanda nel terzo capitolo dell'esortazione: il cammino verso la beatitudine: «Gesù ha spiegato con grande semplicità che cosa significa essere santi, e lo ha fatto quando ci ha insegnato le beatitudini (cfr Mt 5,3-12; Lc 6,20-23). Sono come la carta d'identità del cristiano. Allora, se qualcuno di noi si pone questa domanda, “come facciamo a essere buoni cristiani?”, la risposta è semplice: dobbiamo attuare, ciascuno a modo suo, ciò che Gesù dichiara nella predica delle beatitudini. Attraverso di esse si disegna il volto del Maestro che siamo chiamati a rivelare nella nostra quotidianità. La parola “felice” o “beato” diventa sinonimo di “santo”, perché esprime il fatto che la persona fedele a Dio e che vive la sua Parola raggiunge, nel dono di sé, la vera felicità. »    

                         

Concludo questa rilettura dell'esortazione della bella figura di Lucien Botovasoa con questo "grido" del Papa che ogni pellegrino di Vohipeno ha compreso, e che ancora risuona nel cuore di ciascuno: "La santità è la più bella delle Chiesa”… E tutti a continuare… non solo dalla Chiesa ma dal mondo…

+ Marc Benjamin Ramaroson, cm

25 aprile 2018

Solennità di San Marco Evangelista

Pubblicato in: OLO-ARAIKY 'SIKA JIABY(16) - SPECIALE LUCIEN BOTOVASAO

bottom of page